Uno studio condotto nel 2005 dall'università di Saskatchewan in Canada, ha scoperto che il THC non provoca danni al cervello, come erroneamente per decenni creduto, diversamente da tutte le altre principali sostanze Droganti conosciute come Alcool, Cocaina, Eroina, Anfetamine, Metanfetamine e le nuove droghe Sintetiche, che distruggono i Neuroni, i ricercatori hanno scoperto che il THC e il CBD favoriscono lo sviluppo di nuove cellule cerebrali nell'ippocampo, quell'area del Cervello che è responsabile della Memoria, dell'Apprendimento e delle Emozioni!
Il processo di crescita nelle cellule cerebrali viene definito Neurogenesi. La neurogenesi è il processo che partendo da una cellula staminale neurale si arriva alla creazione di un neurone funzionale del sistema nervoso, raggiunta l'età adulta, l'unica area in cui si riescono a formare nuovi neuroni è l'ippocampo, studi su modelli animali e analisi su casi clinici di stress, depressione e disturbi post-traumatici, hanno rilevato che questo processo resta inibito o non è funzionante.
L'autore di questo studio Zhang Xia ha evidenziato come il composto sintetico di THC utilizzato nello studio ha aumentato la formazione di cellule cerebrali di ben il 40% nell'ippocampo, regione del cervello come spiegato prima responsabile della memoria, dell'apprendimento e delle emozioni....tuttavia affermare che il THC aumenti l'intelligenza è comunque azzardato e non basato su dati scientifici, va evidenziato che in determinati soggetti l'utilizzatori cronici di alti dosaggi di cannabis hanno sviluppato forme di schizzofrenia e disturbi mentali, tuttavia non è provato se queste patologie in quei soggetti si sarebbero sviluppate indipendentemente dall'utilizzo o no di THC, in quanto altri studi ne evidenziano la valenza medica su patologie psichiche e mentali.
Ma il THC non è l'unico cannabinoide resposabile di questo processo che aiuta il cervello a svilupparsi, infatti sulla base dello studio condotto in Brasile e pubblicato sul "The International Journal of Neuropsychopharmacology", il CBD (cannabinolo) contribuisce anch'esso a rafforzare e stimolare questo processo.
Per studiare gli effetti del CBD sull'ansia e la depressione, i ricercatori si sono dedicati ad analizzare la parte del cervello che ne è responsabile, appunto l'ippocampo, ebbene gli studi statistici abbiano già rilevato che il CBD aiuta a migliorare i sintomi della depressione, lo studio universitario spiega il meccanismo per la prima volta.
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